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Donazione e prelievo organi e tessuti ai fini di trapianto

L’attività di donazione/prelievo di organi da cadavere a scopo di trapianto è iniziata a Brescia agli Spedali Civili nel dicembre del 1973: il primo donatore fu un giovane di ventitre anni morto a causa di un incidente stradale.

Brescia è stata la seconda città della Lombardia a disporre di un centro di trapianto di rene e l’attività è stata avviata nel 1979: il primo trapianto è avvenuto nella notte tra il 20 e il  21 maggio, la paziente trapiantata era una donna bresciana in dialisi da cinque anni e il rene era stato prelevato da un donatore milanese. 

Attualmente nell’ASST Spedali Civili di Brescia è possibile il prelievo di:

·  organi e tessuti da cadavere  e da vivente

·  tessuto muscolo-scheletrico da vivente

·  sangue da cordone ombelicale

 

e il trapianto di:

·  rene sia da cadavere che da vivente

·  cornee

·  midollo osseo

·  tessuto muscolo-scheletrico

·  cute

·  valvole cardiache

 

In Italia, come stabilito dalla Legge 91/99, la rete che coordina l’attività di prelievo e trapianto è strutturata su tre livelli:

·  nazionale (Centro Nazionale Trapianti o CNT)

·  regionale: Centro Regionale Trapianti (CRT)

·  locale: Coordinamenti Ospedaliero Procurement (COP)

 

Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e la Provincia Autonoma di Trento fanno riferimento, per la gestione operativa dei donatori, ad un Coordinamento Trapianti sito presso il Policlinico di Milano: NITp

Ultimo aggiornamento: 07/05/2025